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Pan - Viaggio sull'isola che non c'è

18/10/2015 | Recensioni |
Pan - Viaggio sull'isola che non c'è

Non poteva che essere un Evento Speciale all’interno della sezione “Alice nella città” della Festa del Cinema di Roma la proiezione in anteprima nazionale (il film esce in Italia il prossimo 12 novembre) della rivisitazione del regista inglese Joe Wright di un grande classico per ragazzi dal titolo Pan – Viaggio sull’isola che non c’è in grandiosa confezione 3D.
Peter prima di diventare Peter Pan, il pirata Barbanera come la principale nemesi di Peter e Uncino, giovane avventuriero (con ancora tutte e due le mani) che cerca la via d’uscita da Neverland e diventa grande amico di Peter. Nelle mani di Jason Fuchs, sceneggiatore che ha completamente riscritto la storia del mitico Peter, ecco il racconto ignoto (una sorta di prequel) di come un giovane orfano sarebbe diventato l’eroe conosciuto per sempre come Peter Pan.
Una giovane donna abbandona il suo neonato davanti agli scalini di un orfanotrofio lasciandolo con un biglietto, un bacio e un ciondolo a forma di flauto di Pan legato al collo. Con un salto in avanti, la storia riprende con Peter dodicenne in piena seconda guerra mondiale che vive ancora nella speranza del ritorno di sua mamma. Insieme al suo migliore amico, sfida ogni giorno la direttrice dell’orfanotrofio. Con la benedizione della donna e nel bel mezzo di un bombardamento, Peter insieme a molti altri ragazzi, viene strappato da suo letto da una banda di pirati e condotto nella straordinaria terra di Neverland. Ma non è la Neverland che tutti conosciamo. Il luogo vive sotto la dittatura del pirata Barbanera che scaraventa Peter e i suoi compagni orfani in una cava costringendoli a scavare incessantemente alla ricerca di una gemma rara: il pixum, dalla quale viene estratta la polvere di pixie. Ma quando Peter si trova faccia a faccia con Barbanera che lo vuole eliminare scaraventandolo giù da un’altissima rupe, si accorge di essere dotato di un potere straordinario. Peter darà molto filo da torcere al malvagio pirata tanto che il suo destino e quello di Neverland potrebbero essere nelle mani del giovane. L’amicizia con il giovane Uncino, prigioniero anche lui nella cava di Barbanera, aiuterà Peter a scoprire lo scopo della sua vita. Solo così Uncino  troverà il suo biglietto di sola andata per lasciare l’Isola che non c’è. I due troveranno una preziosa alleata nella bella Nativa di Neverland di nome Giglio Tigrato.

Un Peter Pan tutto nuovo si muove tra un orfanotrofio che sembra una perfetta dimora di epoca dickensiana e luoghi fantastici come la terribile cava di Neverwood, il Villaggio sugli Alberi abitato dal popolo dei Nativi, lagune in cui nuotano splendide sirene, il tutto viaggiando a bordo di fantastiche navi pirata capaci di volare e fluttuare oltre l’atmosfera terrestre.
Peter e Uncino questa volta non sono nemici ma stringono un patto di solidarietà ognuno per raggiungere il suo scopo: a Pan serve aiuto per attraversare la giungla di Nerwood e raggiungere il villaggio dei Nativi (e forse trovare sua madre), Uncino vuole tornare a casa  e confida nell’aiuto di Peter.
Il personaggio nato dalla fantasia di J.M. Barrie nelle mani dello sceneggiatore Jason Fuchs e del regista Joe Wright (che è abituato a confrontarsi con grandi classici della letteratura come Orgoglio e pregiudizio, Espiazione, Anna Karenina) cambia decisamente pelle. La sua avventura vola alta, complici i prodigi del 3D, verso luoghi magnifici o inquietanti. Pensiamo solo alla cava di miniere dove entra in scena il pirata Barbanera accompagnato da un coro che intona “Smell Like Teen Spirit” dei Nirvana (una delle trovate più indovinate del film) o al Villaggio dei Nativi immerso in una natura rigogliosa e popolato da uccelli incredibilmente grandi e pericolosi.    
Il film è una vera favola in live-action arricchita da grandiosi effetti visivi. La parte più debole dell’opera, dialoghi non molto brillanti e privi di originalità incapaci di giocare con il tema portante del film con ironia e sagacia, viene riscattata da un cast di buon livello a partire dal giovanissimo Levi Miller nei panni del protagonista, per continuare con Garrett Hedlund nel ruolo di un giovane Uncino, con una deliziosa Rooney Mara nelle colorate vesti di Giglio Tigrato e per finire con un irriconoscibile Hugh Jackman nei panni del cattivissimo pirata Barbanera.
Un’avventura non pienamente riuscita ma comunque coloratissima e iperbolica dove si è presi per mano dall’eterno ragazzo che non ha nessuna voglia di crescere. E allora, perché non provare a farsi prendere dalla tentazione di tornare fanciulli insieme a lui e godersi il viaggio anche se solo per due ore?

Elena Bartoni     
 

 


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